Ritiro degli Stati Uniti dall'Afghanistan: vantaggio per la Cina
Il ritiro degli Stati Uniti dall’Afghanistan ha suscitato intense spinte diplomatiche da parte della Cina, ma anche ansie reali e inventate da parte degli alleati statunitensi nella regione.
Pechino ne approfitta per spaventare i taiwanesi
In un tabloid nazionalista cinese si scrive che visto quanto accaduto in Afghanistan, taiwanesi dovrebbero capire che se scoppia la guerra nel Stretto di Formosa, la difesa del’isola crollerà in poche ore e i militari statunitensi non li aiuteranno. Pechino intende sfruttare quella che viene percepita come una debacle americana e più in generale occidentale per spaventare i taiwanesi.
I media statali cinesi hanno martellato questo tema per tutta la settimana: in caso di conflitto, gli Stati Uniti ti volteranno le spalle e andranno a pescare. La propaganda cinese sta bene approfittando della situazione e portando avanti la sua narrativa sul “declino americano”. Lato Taipei, nessuna reazione ufficiale. Taiwan non è più vulnerabile oggi di quanto non fosse una settimana fa.
La Cina Su tutti i fronti diplomatici in Asia
Oggi ci sono state intense pressioni diplomatiche negli ultimi giorni in questa crisi afgana. Al di là della guerra psicologica, la diplomazia cinese è molto attiva. Pechino sta navigando su questo ritiro degli Stati Uniti e da un lato estende le sue ali all’Afghanistan occidentale. Telefonate questo mercoledì 18 agosto dal presidente Xi Jinping ai suoi omologhi iraniani e iracheni; La Cina offre mediazione all’Iran nei negoziati sul suo programma nucleare.
Promette anche di aiutare l’Iraq nella ricostruzione del Paese. D’altra parte, nell’est dell’Afghanistan, in Asia centrale, c’è oggi un’esercitazione antiterrorismo congiunta tra le forze di sicurezza cinesi e tagike in Tagikistan, dove l’Esercito Popolare di Liberazione potrebbe avere delle postazioni d’avanguardia. Il presidente cinese dovrebbe recarsi a Dushanbe per il vertice dell’Organizzazione per la cooperazione di Shanghai nel prossimo futuro.